La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) è una malattia respiratoria progressiva caratterizzata da ostruzione delle vie aeree e infiammazione cronica. La BPCO è una delle principali cause di morte per malattie respiratorie in tutto il mondo.
Introduzione
In Italia, la BPCO rappresenta il 55% dei decessi legati a malattie respiratorie. La sua prevalenza è particolarmente alta tra i fumatori, con il 15-50% dei fumatori che sviluppa la malattia nel corso della loro vita. Si prevede che nel 2030 sarà la quarta causa di morte globale e la settima causa di disabilità. I corticosteroidi, noti anche come glucocorticoidi, sono una classe di farmaci anti-infiammatori potenti che svolgono un ruolo cruciale nella gestione della BPCO.
Meccanismo d'Azione dei Cortisonici
I corticosteroidi agiscono riducendo l’infiammazione delle vie aeree. Lo fanno inibendo la produzione di mediatori infiammatori come le citochine, le prostaglandine e i leucotrieni. Questo aiuta a migliorare la funzione polmonare e a ridurre la frequenza delle riacutizzazioni. I corticosteroidi sono in grado di aumentare la reattività dei recettori beta-adrenergici presenti nelle vie respiratorie. Questo effetto è particolarmente vantaggioso per i pazienti affetti da BPCO che fanno uso di broncodilatatori beta-agonisti, poiché può amplificare l’efficacia di questi farmaci nel favorire la dilatazione dei bronchi e alleviare la sensazione di respiro corto.
Tipi di Corticosteroidi Utilizzati
I corticosteroidi più comunemente usati nella BPCO includono beclometasone, budesonide e fluticasone. Questi farmaci sono solitamente somministrati tramite inalatori, permettendo una distribuzione diretta e localizzata nell’apparato respiratorio.
I corticosteroidi orali, come il prednisone e il metilprednisolone, sono generalmente riservati ai pazienti con riacutizzazioni gravi.
In situazioni di emergenza o durante riacutizzazioni severe, i corticosteroidi possono essere somministrati per via endovenosa.
Efficacia e Effetti Collaterali
L’uso dei corticosteroidi nella BPCO è particolarmente indicato nei pazienti con una componente infiammatoria significativa e in quelli con frequenti riacutizzazioni. Tuttavia, l’efficacia può variare a seconda della gravità della malattia e di altre comorbidità presenti. Gli effetti collaterali più comuni includono candida orale, polmonite da aspirazione e riduzione della densità ossea.
Cosa dicono le Linee Guida?
La scelta del corticosteroide e del regime terapeutico deve essere personalizzata in base alla gravità della malattia e alla risposta individuale del paziente. È essenziale monitorare attentamente i pazienti e adeguare il trattamento in base alla risposta clinica e agli effetti collaterali riscontrati.
Conclusioni
I corticosteroidi sono una componente chiave nella gestione della BPCO, mirata a ridurre l’infiammazione e migliorare la funzione polmonare. Tuttavia, è fondamentale bilanciare i benefici del trattamento con i potenziali rischi, monitorando attentamente i pazienti e adeguando il trattamento in base alla risposta clinica e agli effetti collaterali riscontrati
Fonti
- Mayo clinic: https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/copd/diagnosis-treatment/drc-20353685
- Management of ChronicObstructivePulmonaryDisease (COPD) Exacerbations in Hospitalized Patients From Admission to Discharge: A Comprehensive Review of Therapeutic Interventions. Khan KS, Jawaid S, Memon UA, Perera T, Khan U, Farwa UE, Jindal U, Afzal MS, Razzaq W, Abdin ZU, Khawaja UA. Cureus. 2023 Aug 18;15(8):e43694.
- Chronic Obstructive Pulmonary Disease Exacerbations and Pneumonia Hospitalizations Among New Users of Combination Maintenance Inhalers. Feldman WB, Avorn J, Kesselheim AS, Gagne JJ. JAMA Intern Med. 2023 Jul 1;183(7):685-695
- Gold report 2025: https://goldcopd.org/2025-gold-report/

Dott. Giulio Maresca
Medico Chirurgo
Pneumologo - Specialista in Medicina Interna