L’Asma: dalla definizione ai vari aspetti della diagnosi

L’asma è una malattia respiratoria cronica caratterizzata da infiammazione e restringimento delle vie aeree, che rende difficoltosa la respirazione. I sintomi principali includono difficoltà respiratorie, respiro sibilante, tosse e senso di oppressione toracica. Gli attacchi di asma possono essere scatenati da fattori come allergeni, inquinamento atmosferico, stress, attività fisica e infezioni respiratorie.

Terapia di controllo a lungo termine

Segue un approccio graduale basato sulla gravità della malattia e sul livello di controllo dei sintomi, in accordo con le linee guida GINA.  Il trattamento si basa su due categorie principali di farmaci: 
Farmaci di controllo a lungo termine: essenziali per la gestione quotidiana dell’asma e per prevenire le riacutizzazioni. Devono essere assunti regolarmente anche in assenza di sintomi.
    • Corticosteroidi inalatori (ICS): terapia di base per l’asma persistente. Agiscono riducendo l’infiammazione delle vie aeree e la frequenza degli attacchi.
    • Broncodilatatori a lunga durata d’azione (LABA): utilizzati in combinazione con corticosteroidi inalatori. Non devono mai essere usati da soli.
   • Antileucotrienici: agiscono bloccando l’azione dei leucotrieni  che causano infiammazione e broncocostrizione. Sono particolarmente utili per i pazienti con asma indotta da allergie.
   • Anticorpi monoclonali: Utilizzati nei casi di asma grave non controllata con la terapia standard (es. omalizumab blocca l’immunoglobulina E (IgE), mepolizumab, che agisce sugli eosinofili, cellule coinvolte nella risposta infiammatoria.
   • Teofillina: Un broncodilatatore a lunga durata d’azione, meno utilizzato oggi a causa degli effetti collaterali.

Terapia di sollievo

Farmaci di sollievo rapido:  utilizzati per fornire un sollievo immediato durante gli attacchi acuti di asma. Non sostituiscono i farmaci di controllo a lungo termine, ma sono essenziali per gestire le crisi improvvise.
Beta-agonisti a breve durata d’azione (SABA):  agiscono rapidamente rilassando i muscoli delle vie aeree per migliorare il flusso d’aria. Sono considerati farmaci di emergenza per gestire le riacutizzazioni.
• Anticolinergici: può essere utilizzato nei casi di emergenza o in combinazione con i SABA per potenziare l’effetto broncodilatatore, specialmente negli attacchi gravi.

Terapie aggiuntive

Esistono altri interventi per gestire l’asma, specialmente nelle forme più gravi.
• Corticosteroidi sistemici: Utilizzati in forma orale o iniettabile nei casi di riacutizzazioni gravi o asma non controllata. per gli effetti collaterali, vengono prescritti solo per periodi brevi o in situazioni critiche.
• Immunoterapia: Nei pazienti con asma allergico, l’immunoterapia (vaccini antiallergici) può ridurre la sensibilità agli allergeni scatenanti, migliorando il controllo della malattia.
• Terapia bronchiale termica: Una procedura che utilizza il calore per ridurre il tessuto muscolare liscio delle vie aeree, diminuendo la broncocostrizione nei pazienti con asma grave che non risponde ai farmaci.

Gestione non farmacologica

• Evitamento dei fattori scatenanti: Identificare e ridurre l’esposizione ai fattori che possono scatenare o peggiorare l’asma (allergeni, fumo di sigaretta, inquinamento, infezioni respiratorie).
• Educazione del paziente: I pazienti devono essere istruiti sull’uso corretto degli inalatori e su come riconoscere i segni di un attacco d’asma. Devono seguire un piano d’azione per l’asma, che preveda l’uso di farmaci e la gestione delle riacutizzazioni

Referenza

Dott. Giulio Maresca
Dott. Giulio Maresca

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