La bronchite cronica ostruttiva (BPCO) è una malattia caratterizzata dalla presenza sintomi respiratori (tosse, espettorato, dispnea) dovuti ad anomalie delle vie aeree e/o alveoli con conseguente ostruzione progressiva del flusso d’aria.
Epidemiologia e fattori di rischio
In Italia di bronchite cronica ostruttiva (BPCO) ne sono affetti circa 3 milioni con una mortalità di oltre 25000 all’anno.
Il principale fattore di rischio è l’abitudine al fumo ma anche l’inquinamento ambientale sta diventando sempre più importante, colpendo anche non fumatori.
Diagnosi di Bronchite Cronica Ostruttiva
La diagnosi di bronchite cronica ostruttiva (BPCO) si basa sulla persistenza dei sintomi, l’esclusione di altre malattie respiratorie come l’asma, le neoplasie polmonari, ecc e l’esecuzione della spirometria che rappresenta ancora il gold standard per la diagnosi malgrado i tanti limiti riconosciuti.
Volendo precisare il ruolo della spirometria nella gestione della bronchite cronica ostruttiva, bisogna considerare che tale esame è utile nella diagnosi, nella valutazione della severità dell’ostruzione delle vie aeree, nelle decisioni terapeutiche farmacologiche, nella diagnosi alternative quando i sintomi sono sproporzionati rispetto al grado di ostruzione.
Classificazione GOLD
La severità dell’ostruzione della bronchite cronica ostruttiva (BPCO) misurata con spirometria semplice (+ broncodilatazione), è classificata con i criteri GOLD (linee guida internazionali) che la differenziano in 4 gradi:
– GOLD 1 (lieve) con FEV1 >80% del valore predetto + FEV1/ FVC ≤70% del predetto
– GOLD 2 (moderata) con FEV1 50-79% +FEV1/ FVC≤70% del predetto
– GOLD 3 (severa) con FEV1 30-50%; +FEV1/ FVC≤70% del predetto
– GOLD 4 (molto severa) con FEV1<30% + FEV1/ FVC≤70% del predetto.
Per meglio definire la bronchite cronica ostruttiva e prendere le decisioni terapeutiche più giuste è necessario che il paziente risponda almeno ad uno dei due questionari che forniscono indicazioni sul sintomo dispnea (questionario MRC) o alla presenza di sintomi che modificano la qualità della vita quotidiana (questionario CAT).
La risultante della classificazione GOLD, di uno dei questionari e il numero di riacutizzazioni nell’anno (che richiedono ospedalizzazione o incremento della terapia per controllare i sintomi), consente la distinzione dei pazienti in tre gruppi per i quali saranno utilizzati approcci terapeutici differenti quanto più possibile ritagliati sulle necessità.
estratto dalle linee GOLD*
Terapia della Bronchite Cronica Ostruttiva
La terapia si basa su:
- prevenzione (smettere di fumare, vaccinazioni antiinfluenzale, antipneumococcica, anti virus respiratorio sinciziale, antipertosse);
- esercizio fisico;
- controllo delle comorbidità;
- terapia farmacologica.
Quest’ultima è costituita da diverse classi di farmaci
–inalatori:
A. B2 agonisti a lunga durata d’azione (LABA),
B. anticolinergici a lunga durata d’azione (LAMA),
C. corticosteroidi (ICS)
D. varie combinazioni precostituite (LABA+LAMA, LABA+ICS, LABA+LAMA+ICS);
–Farmaci di supporto:
A. fosfodiesterasi,
B. mucolitici,
C. ossigeno,
D. riabilitazione respiratoria,
E. ventilazione non invasiva
Novità
E’ recentissima l’approvazione (luglio 2024) di un anticorpo monoclonale (DUPILUMAB) per il trattamento della bronchite cronica ostruttiva (BPCO) non controllata dalla terapia tradizionale e con aumento degli eosinofili, che sta mostrando buoni risultati.
Referenze

Dott. Giulio Maresca
Medico Chirurgo
Pneumologo - Specialista in Medicina Interna